sabato 4 agosto 2012

Darwin e il Kakadu National Park

Venerdì siamo arrivati nell’unica capitale tropicale d’Australia: Darwin!
La capitale del NT è davvero una cittadina graziosa ed animata: Mitchell street, dove abbiamo passeggiato e bevuto una bella pinta rinfrescante (ricordiamo che qui è inverno ma ci sono 30 gradi! E per gli autoctoni questo è freddo!!) questa oltre ad essere la via principale, è anche la via della movida. La maggior parte dei locali si trova qua: sono tutti all’aperto e sono sempre abbastanza affollati, d’altra parte il clima richiede una reidratazione costante!
Entrati in clima mondano, dopo cena siamo andati al cinema a vedere “Dark Knight rises”, e con molta sorpresa abbiamo visto la Pajero nella prima scena del film! Peccato solo fosse la macchina dei cattivi!!
Sabato giorno di mercato e in tarda mattinata non ci siamo fatti scappare l’occasione di curiosare tra le bancarelle al Parap market, dove ci siamo gustati un’ottimo spiedino di gamberi in salsa satay e rice balls cambogiane.
Dopo il bagno di folla del mercato, abbiamo passeggiato lungo il Bicentennial Park, sulla Esplanade: un bel parco con vista sul Mar di Timor in cui si trovano alcuni monumenti commemorativi della seconda guerra mondiale.


Nel tardo pomeriggio, siamo tornati al caravan park e proprio li a poche piazzole di distanza abbiamo reincontrato Madeleine e Thomas, una coppia svizzera che avevamo come vicini di tenda al Central Caravan Park di Perth: cartina alla mano e abbiamo condiviso con loro le rispettive avventure di viaggio. E’ stato incredibile incontrarso a distanza di migliaia di chilometri senza darsi appuntamento…. Quanto è piccolo il mondo! Anche loro hanno un blog, se siete curiosi visitate http://www.swinda.ch/ !


Li vicino al caravan park, tra il 26 e il 28 luglio si è svolto il Darwin show, grande fiera locale con stand che spaziavano tra le solite bancarelle di cibo e dolciumi, giostre, mostre agricole con prodotti ed animali nonché stand dell’esercito australiano e del corpo di polizia, dove era possibile salire su un carro armato, maneggiare le armi scariche e salire sulla macchina della polizia e suonare la sirena!
Il programma domenicale è stato molto interessante: spesa mattutina per fare le riserve per i prossimi giorni di viaggio, e gli ingredienti necessari per una bella grigliata che abbiamo cucinato sul bbq nell’area picnic del Charles Darwin National Park.
Menù: filettone di rump steak, bacon, uova accompagnati da zucchine e cipolla. Ci voleva proprio!
Il tutto è stato smaltito con una passeggiatona nel parco, dando un’occhiata ai bunker costruiti durante la seconda guerra mondiale. Questo posto infatti, prima di essere dichiarato parco nazionale, era stato utilizzato come deposito per le munizioni dell’esercito.
Ricordiamo infatti che Darwin è stata una delle città australiane bombardate durante la seconda guerra mondiale. Per saperne di più, leggete qui
Per la serata non potevamo perderci un altro famoso mercato, questa volta serale, il Mindil Beach Sunset Market, praticamente a due passi dalla spiaggia, dove prima di visitare le affollate bancarelle di prodotti artigianali e cibo, si può ammirare il bellissimo tramonto. Cena: involtino di coccodrillo per me, seguito da frullatone di frutta tropicale con gelato per me e yoghurt per Laura.


Lunedì di prima mattina, abbiamo portato la Pajero da Pedders, dove avevamo preso appuntamento per riparare la parte danneggiata dell’ammortizzatore.  L’officina non si trova molto lontano dai Botanic Garden, così ne abbiamo approfittato per visitarli facendo passare un paio di ore.
Tornati all’officina a lavoro finito, il meccanico ci ha consigliato di riparare un supporto motore e una guarnizione del cambio: un’altra sorpresa dalla Pajero… cambio di meccanico. Per fortuna l’auto è stata visionata subito e il capo-officina nel giro di un’ora ci aveva già riparato la marmitta, risparmiandoci così un’ulteriore visita al “muffler shop” (specialista di marmitte) e aveva già ordinato i pezzi per riparare il tutto il giorno seguente. Credeteci, se c’è una cosa difficile qui in Australia, è trovare un meccanico che riesca a fare subito un lavoro.
Durante questo secondo pit-stop, ne abbiamo approfittato di nuovo per una bella camminata fino al Wharf precint con sosta all’Oil Storage Tunnels, costruiti durante la seconda guerra mondiale, ma praticamente mai usati durante questa, visto che i lavori di costruzione si sono conclusi dopo. (http://www.waterfront.nt.gov.au/darwin-waterfront-precinct/history/world-war-ii-tunnells/)

Usciti dal tunnel, siamo arrivati al porto: una zona davvero graziosa, con una sorta di spiaggia artificiale, dove per la prima volta abbiamo visto qualcuno nuotare qui a Darwin! Anche se in questa città le spiagge sono chilometriche e il mare d’acqua cristallina, come ad esempio Casuarina Beach, non c’è mai nessuno in riva al mare: la temutissima box jellyfish vive in queste acque ed è un pericolo mortale e costante per qualsiasi bagnante. (http://www.health.nt.gov.au/library/scripts/objectifyMedia.aspx?file=pdf/26/02.pdf)

Recuperata la macchina dal meccanico, siamo tornati “a casa”, dove abbiamo salutato Madeleine e Thomas con la promessa di incontrarci ancora una volta in Italia o in Svizzera, o chi lo sa magari in Queensland e la mattina seguente siamo partiti alla volta del Kakadu National Park.


Il Kakadu dista circa 130km da Darwin, copre un’area di 20.000 kmq e anche questo Parco Nazionale è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Qui abbiamo trascorso 4 giorni e 3 notti, e ogni notte l’abbiamo trascorsa in un camping differente dovendo muoverci da un posto all’altro all’interno del parco. Ogni giorno abbiamo fatto passeggiate chilometriche che ci hanno portato attraverso paesaggi sempre diversi ed affascinanti: dalle foreste monsoniche alle wetlands, dai sentieri percorribili da tutti a quelli solo per le donne. Il Kakadu si divide in regioni, ognuna delle quali ha delle caratteristiche diverse, che ovviamente riguardano non solo il paesaggio e la vegetazione, ma anche il tipo di fauna. Nei nostri bushwalks abbiamo avuto l’occasione di vedere il famigerato saltwater crocodile, qui amichevolmente chiamato “Salty”  i dingo, rane giganti per non parlare di piccoli canguri e della varietà di uccelli presenti!
Le zone che ci sono piaciute di più sono state:
- Ubirr e Nourlangie sono i due siti d’arte rupestre più famosi, dove si trovano dipinti aborigeni sulla roccia risalenti fino a 25.000 anni fa.
Il Kakadu, infatti, non è famoso solo per flora e fauna, ma è anche un luogo che racchiude la storia aborigena: spiriti Mimi, Il Serpente Arcobaleno, l’uomo fulmine sono i principali protagonisti della loro storia, cui ancora oggi fanno riferimento.


Nei pannelli descrittivi viene sempre spiegato il significato del disegno, ma molte volte la storia rappresentata non viene narrata: la tradizione aborigena vuole infatti che le storie vengano trasmesse per via orale e alcune di queste non sono per tutti gli uomini, solo i prescelti le possono ascoltare.
- Jim Jim e Twin Falls, dove abbiamo trascorso l’ultimo avventuroso giorno all’interno del Kakadu e dove la nostra Pajero ci ha dato molta soddisfazione percorrendo una strada piccola, accidentata, ma molto divertente e attraversando senza problemi il Jim Jim Creek, unica via d’accesso per raggiungere le Twin Falls.


Per arrivare ai piedi poi delle Twin Falls, si deve salire a bordo di una barca che navigando nel Gorge, ci ha poi lasciato sulla riva per proseguire a piedi fino alle cascate. Zona spettacolare, acqua limpidissima e caldo afoso: sarebbero stati perfetti per un bagno rinfrescante, peccato solo che in queste acque i coccodrilli estuarini la facciano da padrona. L’ultimo catturato è stato due settimane e mezzo fa e vicino alle rive si trovano tutte le trappole con tanto di zampone di maiale a fare da esca.



Per raggiungere invece le Jim Jim Falls, si deve percorrere un circuito di 2km facendo su e giù tra le rocce: arrivati, ci siamo trovati davanti un pisargino di cascata. Ricordiamo che siamo nel dry e le cascate si stanno asciugando, ma immaginiamo che portata d'acqua possa avere durante la stagione del wet!
Oggi lasciamo il Kakadu per un’altra nuova avventura.

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