lunedì 20 agosto 2012

Verso la meta dei sogni...

Lasciata Cape Tribulation martedì 14/08, abbiamo proseguito la nostra strada verso sud fino ad incontrare il Daintree River. Altro guado per la Pajero? No! Questa volta l'unico modo per attraversare il fiume è a bordo di un targhetto a fune che fa la spola da una sponda all'altra tutto giorno dalla mattina alle 6 fino le 5 del pomeriggio!
Le piantagioni di canna da zucchero hanno sostituito la rainforest, e ci hanno accompagnato lungo la strada verso Port Douglasi, la città dove si respira un'aria pacchiana camminando tra hotel boutique di lusso, spa e ristoranti di classe! Noi siamo stati solo di passaggio, fermandoci alla Four Mile Beach, dove il sole e il vento fanno di questa spiaggia il paradiso per i kitesurfers, e al lookout per un paio di foto panoramiche.



Seguendo il consiglio della Lonely Planet, che la definisce come una meta imperdibile, ci siamo fermati nel primo pomeriggio ad Ellis beach per un po' di relax sulla spiaggia, che a nostra sentenza, non è nulla di così eccezionale, nonostante sia chilometrica, circondata da palme e a pochi passi dal camping.
A ferragosto, che qui non viene festeggiato, siamo arrivati a Cairns, città molto carina, dove la vita ruota attorno all'Esplanade: un bel lungomare fatto di assi di legno scuro che costeggia la riva del Coral sea, dove ancora una volta non è possibile fare il bagno! I coccodrilli continuano ad essere un pericolo presente.
Ma secondo voi il comune di Cairns lascia la sua popolazione senza un posto sicuro in cui rinfrescarsi quando il caldo-umido ed il sole rendono difficile camminare per strada?
Assolutamente no: hanno costruito una bella piscina di acqua salata proprio sull'Esplanade, dove chiunque può fare il bagno e gratuitamente! Non solo, tutta la zona attorno la piscina è circondata da tavoli da pic-nic e barbecue gratuiti!



Noi abbiamo deciso di seguire il loro stile e dopo un bel bagno rinfrescante, via di grigliata di ferragosto!




Venerdì 17, un po' stufi di visitare solo le città e della costa in cui non è possibile godersi il mare, ci  siamo diretti al Paluma Range National Park, dove ci hanno accolto lungo la strada per Jourama Falls un serpente ed un varano stecchiti, ma al camping quest'ultimo esemplare lo abbiamo visto vivo e bello attivo!
Anche con il cielo nuvoloso, la giornata è stata molto calda e dopo una passeggiata fino al lookout per ammirare la bellezza delle cascate dall'alto, siamo scesi ai loro piedi per una bella rinfrescata: io con i piedi a mollo e Filippo con un bagno veloce veloce. Ma non eravamo soli, guardate chi c'era...



Sabato 18/08 siamo tornati in città, questa volta ad Airlie Beach e moooooooooooooolto volentieri perchè sapevamo che in un modo o nell'altro il giorno dopo avremmo raggiunto la meta dei nostri sogni!
Appena si entra in questa zona di costa (da Townsville in giù), si viene letteralmente sommersi da depliant e volantini che offrono un'escursione in barca o in aereo nell'arcipelago delle Whitsunday islands! Abbiamo impiegato un'oretta buona per decidere quale fare e quale si avvicinava di più alla nostra idea di sogno nel cassetto. Siete curiosi di sapere cosa abbiamo scelto?
Con una superofferta 2 al prezzo di 1, abbiamo avuto l'opportunità di ammirare le Whitsunday islands dall'alto, ma non a bordo di un aereo da turismo... con l'idrovolante!! http://www.airwhitsunday.com.au/


Saliti a bordo con altri 3 tedeschi, il comandante (impossibile non notare la sua divisa: camicia a maniche corte, pantaloncini corti e infradito!!) ci ha preparato al decollo. Dopo aver sorvolato il Whitsunday passage (famoso per essere il punto in cui passò James Cook con l'Endeavour), alcune delle isole che compongono l'arcipelago (ce ne sono ben 74 in tutto!!!), ecco che ci avviciniamo a Whitsunday island, la più grande e dichiarata interamente parco nazionale (http://www.derm.qld.gov.au/parks/whitsunday-islands/index.html quindi non pensate di trovare resort o hotel di lusso qui.. l'unico modo per pernottare sull'isola è il campeggio), sorvolare l'Hill Inlet per un paio di volte e vedere con i nostri occhi la classica foto da cartolina che si vede ovunque..


Beh, potete immaginare il seguito.... siamo atterrati di fronte a Whitehaven Beach e una volta spento il motore, il comandante è sceso, si è tolto i pantaloncini per rimanere in costume, ha attraccato l'ancora a un metro dalla riva e ci ha aiutato a mettere piede su una delle spiagge più belle che abbiamo mai visto!



Sabbia soffice bianchissima e mare limpidissimo... unica pecca come vedete dalle foto è stato il tempo nuvoloso... Ma poco importa!!! Siamo qui e ce la godiamo!
Dopo aver corso lungo la spiaggia come due bambini, corso in acqua e fatto il bagno avvistando una razza a pochi metri di distanza, abbiamo brindato alla nostra gita e al posto da sogno in cui siamo atterrati!



Purtroppo dopo un'ora il comandante ci ha svegliato dal sogno, e di nuovo a bordo, abbiamo salutato Whitehaven decollando dalla pista più cool del mondo!

Ritornati con i piedi per terra, la pioggia ci ha accompagnato lungo la strada verso Mackay, dove abbiamo trascorso la notte.
Oggi, lunedì 20, siamo in viaggio verso Bundaberg!

Piccola parentesi... vi ricordate Sandro, il possum avvistato in Tasmania (questo è il post in cui ne parlavamo http://unaustralianno.blogspot.com.au/2012/02/discovering-tassie.html)? Lo abbiamo reincontrato nella cucina del camping di Airlie Beach, questa volta più affamato e curioso che mai!! Vedere in cucina animali selvatici come il possum è estremamente raro, ma questo è dovuto al fatto che certi ignoranti purtroppo gli danno da mangiare. Abbiamo visto un paio di persone dargli carote e un bambino italiano dargli dei crackers.... Non riusciamo a capacitarci di come certe persone pensino di poter dare da mangiare a questi animali tutto quello che vogliono, senza nemmeno sapere che specie di animale hanno davanti (notare che è stato riconosciuto dalla famiglia italiana come un wombat!!! Come si può confondere un possum con un wombat??!). Dopo aver chiesto di non farlo, hanno avuto pure il coraggio di sparlarci dietro a bassa voce... Non è una cosa che ci siamo inventati noi, è scritto ovunque.... ma anche se non dovesse essere scritto, basterebbe il buonsenso delle persone..
Dare da mangiare agli animali selvatici può far star male l'animale, può renderli dipendenti dall' uomo e di conseguenza posso diventare aggressivi nei confronti di quest'ultimo! Se visitate qualche National Park (e noi ne abbiamo visitati parecchi) e non solo città, potrete vedere tutti gli avvisi del governo che chiedono di evitare di sfamare gli aimali! http://www.ehp.qld.gov.au/wildlife/index.html

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