mercoledì 29 febbraio 2012

Discovering Tassie

Come avrete capito dall'ultimo post ci eravamo imbarcati sulla Spirit of Tasmania II e abbiamo raggiunto la Tasmania il 19 febbraio dopo una piacevole nottata di viaggio.
Sbarcati alle 6.00 (il traghetto è stato puntualissimo!) a Devonport, in un clima uggioso a cui non eravamo più abituati, ci siamo diretti verso Swansea a circa 2 ore e mezza d'auto. Qua abbiamo deciso di alloggiare allo Swansea Backpackers per due notti. L'ostello è molto bello, moderno e pulito e il proprietario Ken, che abbiamo avuto il piacere di conoscere, è davvero una persona eccezionale.

Ken e lo Swansea Backpackers
Abbiamo deciso di fermarci a Swansea, perchè questa graziosa cittadina che si affaccia sul mare si trova a circa 40 minuti d'auto dal Freycinet National Park (http://www.parks.tas.gov.au/?base=3363) e a circa 5 minuti dal centro città si può raggiungere la bellissima Nine mile beach, dove abbiamo fatto una bella passeggiata il giorno stesso del nostro arrivo, dopo aver gustato delle freschissime ostriche e un ottimo Fish & Chips all'Oysterbay Seafood consigliato da Ken e dove con nostra sorpresa abbiamo anche conosciuto il cuoco, il mitico Alessandro di Milano in attesa di diventare cittadino Australiano (facci sapere come è andata!!!).
Il giorno dopo ci siamo diretti al Freycinet NP con la convinta intenzione di raggiungere a piedi la famosa e bellissima Wineglass bay. Purtroppo il clima non è stato clemente con noi e causa pioggia siamo riusciti solo a raggiungere il lookout che da sulla baia: la vista non è stata da cartolina, ma ci siamo ripromessi di tornare e raggiungere la meta in una bella giornata di sole! Così il clima ci ha "imposto" una visita alla Kate's berry farm (http://www.katesberryfarm.com/site/location/) dove, sorseggiando un caffè bello caldo, ci siamo gustati una torta ai mirtilli da volar via!! Troppo buona!! Sulla strada di ritorno per l'ostello ci siamo imbattuti nella palestra all'aperto e Laura non ha saputo resistere a provare gli attrezzi ginnici, dando ovviamente il meglio (o il peggio) di se stessa!



Il 21 abbiamo lasciato Swansea, direzione Cygnet (circa 3 ore d'auto).  Abbiamo fatto sosta appena prima di Hobart all'Oyster farm Barilla Bay (http://www.barillabay.com.au/) dove cisiamo deliziati con un pranzo davvero eccellente: Pork belly per Laura e per me una degustazione di 30 freschissime ostriche con diversi topping, uno più buono dell'altro!!

Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto la Black Jack Valley a Cygnet, dove Julian ci sta ospitando. Siamo infatti a tutti gli effetti WOOFERS (http://www.wwoof.com.au/). Lavoriamo circa 5 ore al giorno con lui in cambio di alloggio e 3 pasti giornalieri. Lui è davvero un personaggio: si è costruito una eco-casa nel suo terreno, ricava la corrente da piccoli pannelli solari, l'acqua usata è quella piovana, non ha frigorifero e per avere l'acqua calda per la doccia bisogna farla scaldare circa un'ora prima bruciando la legna. Insomma, vive cercando di inquinare il meno possibile. Dopo un'ottima colazione a base di pancakes fatti con le uova delle sue galline e marmellata di sua produzione, i lavori che abbiamo fatto finora sono stati vari: oltre a curare l'orto, da cui ogni giorno Julian raccoglie verdure che ci cucina sempre in modi diversi, e in cui abbiamo avuto il primo incontro con un serpente australiano, abbiamo anche tagliato un albero morto di circa 20 metri e fatta la legna, tutto a mano! In questi giorni stiamo costruendo un muro di bottiglie di vetro che in futuro verrà sfruttato per una serra.

Julian, il bottle's wall e la muratora
L'ultimo fine settimana abbiamo avuto due giorni liberi e approfittando del clima davvero favorevole, 35 gradi e cielo blu senza nuvole, venerdì pomeriggio siamo tornati al Freycinet NP, questa volta in tenda nel camping del parco, proprio davanti alla spiaggia! Eccezionale!
Al calar del sole sono venuti a trovarci dei simpatici personaggi, guardate qua!

 
Sabato mattina ci siamo incamminati per la Wineglass bay e, che dire!! Questa volta nella cartolina ci siamo anche noi!


Uno spettacolo da lasciare senza parole, spiaggia stupenda, 10 persone al massimo (si raggiunge dopo circa 1 ora e mezza di camminata) e acqua cristallina: da film! Il tuffo è stato d'obbligo, l'acqua era bella fresca, ma dopo il camminare e con il bel caldo ci voleva proprio!


Tra un tuffo e l'altro ci siamo crogiolati e rilassati  per un paio d'ore al sole dopo di che ci siamo incamminati sulla strada del ritorno, questa volta passando dall'Hazard Circuit, altra passeggiata piuttosto impegnativa di circa 2 ore, 8 km, che ci ha riportato tra paesaggi costieri incatenvoli al parcheggio dove avevamo lasciato l'auto.

Alla sera... beh, immaginerete che bella dormita ci siamo fatti!!

Belli freschi la domenica mattina ci siamo diretti alle Friendly beaches, scegliendo uno delle tante spiagge da sogno, dove una ragazza (abbiamo scoperto che è sposata con un italiano di Lodi!) mi ha prestato la tavola da surf, probabilmente per farsi delle grasse risate con Laura, visto che non mi sono riuscito ad alzare neanche una volta!!
Non potevamo non concederci il pranzo domenicale e così siamo tornati a Swansea (di strada verso Cygnet) per tornare a trovare Alessandro e gustarci per me ancora Fish & Chips e per Laura liguine con sugo di pesce! Bravo Alessandro sei davvero un ottimo cuoco!




sabato 18 febbraio 2012

The Capital of Victoria

Semafori, strade a 2/3 corsie, autobus urbani, tram, berline e city cars, ma soprattutto traffico e tanta tanta gente per le strade…. Ecco tutto quello che non avevamo più visto da quando siamo arrivati a Robinvale, e che qui a Melbourne abbiamo ritrovato! Siamo ritornati alla civiltà!!! Non sembra vero di aver avuto per 3 giorni un monolocale tutto per noi, con cucinino, tv e bagno privato! Wow!!!
Appena arrivati mercoledì, la fame ci ha spinto nel quartiere italiano di Carlton, esattamente a Lygon street, dove ci siamo seduti al Tiamo Cafè & Restaurant e dopo un aperitivo italiano con martini rosso e spritz, ci siamo gustati una pizza caprese con mozzarelline di bufala, basilico e pomodorini freschi e schiaffatelle fatte in casa (sono tipo gnocchi) con l’esatto gusto degli gnocchi che fa mia nonna!! Ragazzi che bontà!! Ci siamo sciolti!!



 Piccolo suggerimento per tutti i ragazzi italiani che sono qui in Australia e sentono la mancanza dei biscotti Mulino Bianco (ne abbiamo conosciuti tanti che li sognano dopo mesi di astinenza!!)…. In questa via c’è un negozio che li vende!!!
Mebourne è una bella città, non si trovano quartieri “dedicati” come a Sydney, ad esempio quartiere commerciale, quartiere dei ristoranti e così via, qui è tutto più europeo e i vari negozi di ogni genere si mischiamo. E’ piacevole passeggiare nelle vie e l’impressione che si ha è quella che la gente si goda un po’ di più la vita, i ristoranti e i bar all’aperto sono sempre abbastanza pieni e sembra che i turisti passino inosservati, non li si nota come a Sydney.
Quando si parla di Melbourne, la maggior parte delle volte ci si chiede “cosa c’è da vedere a Melbourne?” In effetti qui non sai quali sono i simboli e i monumenti che fanno di Melbourne la città che è! Sta a te esplorarla lungo le sue vie e trovare quanto più possibile ti possa colpire!
Noi infatti dopo pranzo ci siamo fatti condurre dal City Tram in un giro di perlustrazione attorno al CBD, per poi fermarci all’altezza della State Library of Victoria. La loro biblioteca di Stato è su 3 piani, molto elegante, piena di libri, giovani e di una zona dedicata solo agli scacchi, dove ovviamente io e Filippo ci siamo sfidati…. Con scarsi risultati per me… Loser!!
Stupenda nel piano superiore La Trobe Room, dove sono raccolti i libri più antichi che parlano dei 200 anni di storia dell’Australia!
Percorrendo tutta Swanston St siamo arrivati a Federation Square e St.Paul’s Cathedral. Ritornando verso casa, ci siamo goduti una piacevolissima passeggiata attraverso i Fitzroy Gardens, in cui però abbiamo gironzolato meglio la mattina dopo, scoprendo il Cook’s Cottage (casa dei genitori di Cook, smontata e ricostruita qui pietra dopo pietra) e il Conservatory, dove entrando si scopre un mondo fiori e colori assolutamente stupendo!
Passeggiando invece per Collins Street si trovano tutte le boutique d’alta moda.. se avete un bel po’ di dollari da spendere in scarpe, borse e vestiti, questo è senza dubbio il posto giusto per voi.. se invece il budget è ristretto, dovete tirare la cinghia un po’ troppo spesso, ma volete concedervi un vestito nuovo o un souvenir, il Queen Victoria’s Market è quello che cercate!
A pochi isolati dal mercato si trova la Old Melbourne Gaol, ossia la vecchia prigione, dove anche il delinquente più famoso d’Australia, Ned Kelly, è stato rinchiuso e impiccato. Calchi dei volti dei condannati e la possibilità di entrare e toccare con mano le celle, ti fanno conoscere al meglio la storia della prigione.


Dopo un pranzo veloce alla Noodles House a Chinatown (ottimi come sempre quando sono freschi e fatti a mano!!), è stata la volta dell’altra visita inclusa nel biglietto: il centro di comando della Polizia, che era operativo fino a una decina di anni fa. Un “poliziotto” simpatico e assolutamente fulminato secondo noi, ci ha schierato contro il muro, fatto lasciare contro la parete opposta i nostri affetti personali. Ci ha chiesto di mostrargli i palmi delle mani, aprire la bocca e mettere la lingua contro il palato, piegare con le mani dietro la nuca, tossire, inginocchiarci e tossire di nuovo, voltarci e alzare prima un piede e poi l’altro…. Primo step andato! Riprendiamo le nostre cose e ci divide: maschi in una cella, femmine in un’altra. Ci fa sedere e chiudere a chiave la porta dietro di noi per poi spegnere la luce e lasciarci al buio totale per 2 minuti.. Ecco ciò che aspettava ai delinquenti che venivano portati in prigione.. Per 10 minuti ci hanno fatto sentire come loro, ma grazie al cielo per noi era solo un gioco!
A causa del temporale e dei litri e litri di acqua che sono arrivati, la nostra giornata è finita con uno shopping veloce, spesa e cena preparata in casa, e finalmente relax!!
Ieri invece abbiamo trascorso la mattinata al Melbourne Museum, dove si trova di tutto su animali e sulla storia del Victoria. L'abbiamo trovato molto interessante e soprattutto molto interattivo! Approfittando di un po’ di sole uscito dopo pranzo, ci siamo diretti a St Kilda, la zona balneare di Melbourne, passeggiare lungo la spiaggia (niente di particolare confronto a Bondi beach, Sydney), vedere un torneo di beach volley, arrivare fino al vecchio Pier e scoprire che nelle rocce c’erano nascosti tutti i pinguini…


Tornando verso la fermata del tram, siamo passati davanti al Luna Park, con la famosa facciata di Mr Moon. Dicono che sia incubo ricorrente di molte persone. A noi non sembra così spaventoso, a voi?










Dopo cena invece, giro al Crown Entertainment Centre, e soprattutto al Casinò, dove Filippo (io ho solo fatto da spettatrice), alla fine della serata p riuscito a intascarsi 200 dollari sborsati dal Casinò!! Thanks Crown!!

Stamattina…. È stato di nuovo tempo di fare le valigie… e ora, con il sole che ci scalda per bene a Port Melbourne, stiamo aspettando che arrivino le 16.30, con questa vista davanti agli occhi…


 Avete capito quale sarà la nostra prossima tappa?

giovedì 16 febbraio 2012

From Robinvale to Melbourne


Dopo 64 giorni trascorsi a Robinvale, venerdì è arrivato il momento dei saluti…. Ne stavamo parlando proprio l’altro giorno e siamo giunti alla conclusione che ci dispiace di più lasciare questa piccola cittadina sperduta nel nulla e immersa nelle vigne che Sydney.
Ogni giorno la sveglia era all’alba, nell’ultimo periodo alle 3 di notte…. Siamo saltati sul cassone della Hilux del capo in 14 e ci ha portato così sul posto di lavoro…che forza!!! Io sono pure salita sul loro camion… il vecchietto che era chiamato da tutti “Fuck” (perché era l’unica parola che gli sentivi dire al lavoro quando facevamo il covering) mi ha dato un paio di volte uno strappo fino alle cabins per evitarmi una camminata sotto il sole cocente… e poi settimana scorsa assieme alle fijiane sono saltata dietro… in mezzo ai bancali di uva: eravamo in 6 chiusi dentro al buio, ad aspettare di arrivare in un’altra farm…. Che ridere, sembrava Human traffic… anche queste sono esperienze!! Abbiamo lavorato praticamente ogni giorno, e provato ogni tipo di lavoro, ci siamo sfiniti, ma il nostro capo e ogni singola persona incontrata ci ha reso tutto indelebile nella mente.



Mai avremmo pensato comunque che dietro all’uva da tavola ci fosse tutto questo…. Copri le piante, potale, strappa le foglie attorno ai grappoli, la raccolta, l’impacchettamento…. Si, abbiamo avuto modo di lavorare nel capannone preparando gli ordini da spedire ai principali supermarket australiani… quante cassette sono passate tra le nostre mani (soprattutto, quante cassette ha sollevato Filippo!!!) e quanti bellissimi coperchi (ovviamente fatti da me!!!) sono stati messi!! A pensarci bene però, pagano una persona per creare i coperchi delle confezioni, e al supermercato già finiscono nel bidone… tutta la mia fatica, e nessuno le vede!! Beh, io almeno una la voglio far vedere a voi!!

Giovedì è stata la nostra ultima sera a Robinvale, e abbiamo avuto il piacere di cenare tutti insieme.. ognuno ha preparato qualcosa e siamo rimasti a ciciarare e ridere come dei matti grazie soprattutto ai fuori di testa di Kevin e Tatiana! Si sono sfidati a sgolare birra rischiando più volte di vedersela uscire dal naso!!  Italy ? vs. England ? Com’è finita poi la loro sfida chi lo sa!!! Forse nemmeno loro!! :P
Abbiamo salutato tutti i personaggi delle cabins con la promessa di ritrovarci in qualche parte del mondo, soprattutto con i due fratelli neo zelandesi Tom e Olly che affronteranno prossimamente un tour in Europa di circa 6 mesi.. Lasciamo anche il nostro James Bond che oltre a prendere il posto di Filippo sul quad, continuerà imperterrito a cercare la sua Bond Girl, anche se privo di Aston Martin (almeno per ora)!

a lavoro con Peter un ragazzino di 70 anni!
Venerdì sveglia alle 5.30, controllatina generale alla Pajero prima di partire, impacchettamento di ogni cosa, colazione a base di tiramisù, ultimi saluti, ed eccoci salire in macchina ed iniziare il nostro viaggio addentrandoci nel selvaggio outback : destinazione Kinchega National Park (http://www.visitoutbacknsw.com/Kinchega_National_Park.html), con breve sosta a Mildura per abbeverare la nostra Pajero.
Seguiamo la Silver City Highway direzione Broken Hill, e dopo 362 Km eccoci finalmente nel mezzo del viaggio: siamo nell’outback, siamo in pieno sterrato e ammirando queste distese nel primo pomeriggio arriviamo a destinazione. Il camp si trova a pochi km da Menindee, cittadina che prende o dà il nome (non lo sappiamo ancora) all’omonima uva bianca da tavola… ormai siamo degli esperti in materia!
Abbiamo piantato la tenda al Emu Lake Camp, unico camp accessibile, e ci siamo resi conto che nel parco c’eravamo solo noi due e John, un signore che lavora per il governo, e si occupa di misurare i livelli delle acque dei fiumi. Ci ha spiegato che tra qualche giorno arriverà dal Queensland una piena graduale nel Darling River e probabilmente il punto in cui ci siamo accampati, non sarà più accessibile perché sommerso dall’acqua.
Vi mostriamo come abbiamo trovato noi il fiume… immaginatevi come potrà essere tra 4/5 giorni.

 
La mattina dopo, a causa degli allagamenti e delle strade chiuse, abbiamo potuto avventurarci solo nella parte est del parco, ma nonostante questo, i paesaggi e gli animali che abbiamo incontrato ci hanno riempito gli occhi.


Abbiamo visitato inoltre il woolshed, centro storico del parco, dove si tosavano le pecore e si lavorava la lana.


Le tappe successive del nostro viaggio sono state Silverton e Broken Hill, raggiunte dopo due orette di paesaggi collinari da mozzare il fiato! Abbiamo pernottato al Penrose Park di Silverton, parco che nel 1937 è stato creato come area ricreativa per le famiglie dei minatori, e ora utilizzato come zona camping. Montata ancora una volta la tenda, ed esserci fatti una bella doccia, siamo andati a goderci il tramonto al Living Desert, esattamente dove si trovano le rocks monuments. La vallata che ci siamo trovati davanti agli occhi ci ha lasciato a bocca aperta….Vi è mai capitato durante un viaggio di trovare un posto che vi fa venire voglia di sedervi, stare in silenzio e godervi totalmente la vista sperando di non dimenticare mai nella vita quella sensazione? Ecco, questo posto ha avuto questo effetto su di noi....


Ma senza esagerare stiamo avendo questa sensazione ogni giorno: ogni paesaggio è incredibile e unico e non possiamo di certo nemmeno tralasciare gli indimenticabili cieli notturni. Una cosa stupenda trascorrere la notte isolati, senza luci attorno e poter vedere ogni singola stella, come mai capita quando si abita in città.
E quando poi arriva il buio, che anche senza luna non è mai totale, c’è sempre una sorta di penombra grazie alle miriadi di stelle che occupano questo meraviglioso cielo limpido: allora non si può fare altro che ascoltare dalla propria tenda i rumori della notte, per poi venire risvegliati verso le 5 di mattina dai chiassosi cinguettii (è assolutamente un complimento visto che sembrano urla!!!) delle più svariate specie di uccelli.
Domenica mattina abbiamo invece fatto il DAYDREAM MINE TOUR (http://www.daydreammine.com.au/), a Broken Hill, dove siamo andati in esplorazione dell’antica miniera di argento (da qui il soprannome di Silver City) accompagnati dal vecchio Kevin, prima in superficie e poi underground tutti bardati come veri minatori!! Ci mancava solo il canarino ed eravamo perfetti!! L’esperienza si è conclusa con un ottimo caffè e degli scones (una sorta di pane caldo con crema e marmellata) veramenti squisiti.



Tornando verso Silverton, e proseguendo per altri 5km, siamo stati al Mundi Mundi Lookout, punto panoramico che dà sull’omonima pianura e dove è possibile vedere la curvatura della terra.. Spettacolo!!

Mundi Mundi Lookout

Sulla strada del ritorno, non potevamo non fermarci a visitare questa cittadina fantasma, dove esiste solo un hotel, una galleria di un pittore, il museo del film Mad Max 2 e il Coin Carvery shop di Andy Jenkins (www.coincarvery.com).

Risaltiamo in macchina, e impostiamo come nuova destinazione sul nostro navigatore il Mutawintji National Park (http://www.visitbrokenhill.com.au/accom_result1/mutawintji-national-park-and-historic-site/).
135 km di strada sterrata ed eccoci! Solo noi 2… nessun altro sta volta! Montiamo la tenda (ormai siamo dei campioni!)


prepariamo il legno per il fuoco, la cena… lottiamo con qualche mosca e magpie per rimanere un po’ in pace, e con la pancia piena, Filippo ha acceso il falò.
Se cliccate sull'immagine, si ingrandirà e troverete le mosche!!
Ci siamo goduti il silenzio, il cielo e poi l’indomani mattina escursione a piedi di 2 ore in mezzo al parco. Nei sentieri, le capre sono state nostre compagne, comparendo e scappando via di corsa appena ci vedevano… Abbiamo letto all’entrata del parco che ogni anno catturano migliaia di capre (11.000 e più nel 2011). Infatti in questi parchi le capre, una volta importate dai primi pionieri europei, sono dei veri e propri flagelli per l’ecosistema del posto. I sentieri ci hanno portato fino a raggiungere la cima di un colle, da dove abbiamo potuto ammirare per l’ennesima volta una stupenda vallata.


Tornati al camp e riordinate le nostre cose, la nuova direzione è stata White Cliffs: cittadina immersa nel deserto, con …. Anime che la abitano. Questa volta niente tenda da piantare: ci siamo concessi l’esperienza dell’ UNDERGROUND MOTEL (Sito da visitare), particolarità, tutte le camere sono sotto terra.



Qui infatti, viste le temperature estremamente calde che vengono raggiunte, la gente ha iniziato a costruire le proprie case sotto terra per trovare un po’ di refrigerio (temperature attorno ai 23 gradi) senza aria condizionata.
Siamo stati gli unici clienti del motel e ci siamo viziati con un bel tuffo in piscina rinfrescante, vista la temperatura esterna di 33° all’ombra, e con una cena a tre portate, seguita dalla vista di un bellissimo tramonto sorseggiando una’ottima Carlton ghiacciata.




A White Cliffs, non c i siamo persi la visita alle miniere di opale, questa volta solo in superficie. Il paesaggio, visto dall’alto, sembra un paesaggio lunare: veri e propri buchi scavati nella terra, alcuni ancora in uso, altri no, da dove i minatori estraggono l’opale appunto, che al giorno d’oggi è utilizzata per fare bellissimi gioielli: Filippo mi ha regalato una collanina come ricordo!! Cari che bella!!!!!
Abbiamo anche pranzato all’unico General store (più generale di così non poteva essere visto che faceva da Post office, tabaccheria, benzinaio, minimarket, tavola calda e information centre) con un ottimo hamburger with a lot!! (vale a dire con tutto… carne, uova, bacon, insalata, pomodori e cipolla… una bomba di energie!!!)
Ieri abbiamo percorso la strada White Cliffs-Hay, passando per Wilcannia, Ivanohe, dove ci siamo fermati per un breve lunch break alla caffetteria locale, e……... Praticamente centinaia di km su strada sterrata su cui abbiamo incrociato 2 camion, e fino a destinazione circa una decina di auto.



Verso le 17 siamo arrivati al Sandy Point Reserve, dove dopo esserci accampati, ci siamo rinfrescati nel Murrumbidgee river, dove senza farci scoraggiare dal colore marrone dell’acqua e dal fondale melmoso, ci siamo tuffati per una breve nuotata.
Ed eccoci qua ora, dopo aver percorso il resto della strada, a Melbourne.. si torna alla vita metropolitana.. tutte le persone incontrate ci hanno detto che è veramente bella e particolare, e noi non ci aspettiamo di meno, curiosi di vederla con i nostri occhi!