giovedì 16 febbraio 2012

From Robinvale to Melbourne


Dopo 64 giorni trascorsi a Robinvale, venerdì è arrivato il momento dei saluti…. Ne stavamo parlando proprio l’altro giorno e siamo giunti alla conclusione che ci dispiace di più lasciare questa piccola cittadina sperduta nel nulla e immersa nelle vigne che Sydney.
Ogni giorno la sveglia era all’alba, nell’ultimo periodo alle 3 di notte…. Siamo saltati sul cassone della Hilux del capo in 14 e ci ha portato così sul posto di lavoro…che forza!!! Io sono pure salita sul loro camion… il vecchietto che era chiamato da tutti “Fuck” (perché era l’unica parola che gli sentivi dire al lavoro quando facevamo il covering) mi ha dato un paio di volte uno strappo fino alle cabins per evitarmi una camminata sotto il sole cocente… e poi settimana scorsa assieme alle fijiane sono saltata dietro… in mezzo ai bancali di uva: eravamo in 6 chiusi dentro al buio, ad aspettare di arrivare in un’altra farm…. Che ridere, sembrava Human traffic… anche queste sono esperienze!! Abbiamo lavorato praticamente ogni giorno, e provato ogni tipo di lavoro, ci siamo sfiniti, ma il nostro capo e ogni singola persona incontrata ci ha reso tutto indelebile nella mente.



Mai avremmo pensato comunque che dietro all’uva da tavola ci fosse tutto questo…. Copri le piante, potale, strappa le foglie attorno ai grappoli, la raccolta, l’impacchettamento…. Si, abbiamo avuto modo di lavorare nel capannone preparando gli ordini da spedire ai principali supermarket australiani… quante cassette sono passate tra le nostre mani (soprattutto, quante cassette ha sollevato Filippo!!!) e quanti bellissimi coperchi (ovviamente fatti da me!!!) sono stati messi!! A pensarci bene però, pagano una persona per creare i coperchi delle confezioni, e al supermercato già finiscono nel bidone… tutta la mia fatica, e nessuno le vede!! Beh, io almeno una la voglio far vedere a voi!!

Giovedì è stata la nostra ultima sera a Robinvale, e abbiamo avuto il piacere di cenare tutti insieme.. ognuno ha preparato qualcosa e siamo rimasti a ciciarare e ridere come dei matti grazie soprattutto ai fuori di testa di Kevin e Tatiana! Si sono sfidati a sgolare birra rischiando più volte di vedersela uscire dal naso!!  Italy ? vs. England ? Com’è finita poi la loro sfida chi lo sa!!! Forse nemmeno loro!! :P
Abbiamo salutato tutti i personaggi delle cabins con la promessa di ritrovarci in qualche parte del mondo, soprattutto con i due fratelli neo zelandesi Tom e Olly che affronteranno prossimamente un tour in Europa di circa 6 mesi.. Lasciamo anche il nostro James Bond che oltre a prendere il posto di Filippo sul quad, continuerà imperterrito a cercare la sua Bond Girl, anche se privo di Aston Martin (almeno per ora)!

a lavoro con Peter un ragazzino di 70 anni!
Venerdì sveglia alle 5.30, controllatina generale alla Pajero prima di partire, impacchettamento di ogni cosa, colazione a base di tiramisù, ultimi saluti, ed eccoci salire in macchina ed iniziare il nostro viaggio addentrandoci nel selvaggio outback : destinazione Kinchega National Park (http://www.visitoutbacknsw.com/Kinchega_National_Park.html), con breve sosta a Mildura per abbeverare la nostra Pajero.
Seguiamo la Silver City Highway direzione Broken Hill, e dopo 362 Km eccoci finalmente nel mezzo del viaggio: siamo nell’outback, siamo in pieno sterrato e ammirando queste distese nel primo pomeriggio arriviamo a destinazione. Il camp si trova a pochi km da Menindee, cittadina che prende o dà il nome (non lo sappiamo ancora) all’omonima uva bianca da tavola… ormai siamo degli esperti in materia!
Abbiamo piantato la tenda al Emu Lake Camp, unico camp accessibile, e ci siamo resi conto che nel parco c’eravamo solo noi due e John, un signore che lavora per il governo, e si occupa di misurare i livelli delle acque dei fiumi. Ci ha spiegato che tra qualche giorno arriverà dal Queensland una piena graduale nel Darling River e probabilmente il punto in cui ci siamo accampati, non sarà più accessibile perché sommerso dall’acqua.
Vi mostriamo come abbiamo trovato noi il fiume… immaginatevi come potrà essere tra 4/5 giorni.

 
La mattina dopo, a causa degli allagamenti e delle strade chiuse, abbiamo potuto avventurarci solo nella parte est del parco, ma nonostante questo, i paesaggi e gli animali che abbiamo incontrato ci hanno riempito gli occhi.


Abbiamo visitato inoltre il woolshed, centro storico del parco, dove si tosavano le pecore e si lavorava la lana.


Le tappe successive del nostro viaggio sono state Silverton e Broken Hill, raggiunte dopo due orette di paesaggi collinari da mozzare il fiato! Abbiamo pernottato al Penrose Park di Silverton, parco che nel 1937 è stato creato come area ricreativa per le famiglie dei minatori, e ora utilizzato come zona camping. Montata ancora una volta la tenda, ed esserci fatti una bella doccia, siamo andati a goderci il tramonto al Living Desert, esattamente dove si trovano le rocks monuments. La vallata che ci siamo trovati davanti agli occhi ci ha lasciato a bocca aperta….Vi è mai capitato durante un viaggio di trovare un posto che vi fa venire voglia di sedervi, stare in silenzio e godervi totalmente la vista sperando di non dimenticare mai nella vita quella sensazione? Ecco, questo posto ha avuto questo effetto su di noi....


Ma senza esagerare stiamo avendo questa sensazione ogni giorno: ogni paesaggio è incredibile e unico e non possiamo di certo nemmeno tralasciare gli indimenticabili cieli notturni. Una cosa stupenda trascorrere la notte isolati, senza luci attorno e poter vedere ogni singola stella, come mai capita quando si abita in città.
E quando poi arriva il buio, che anche senza luna non è mai totale, c’è sempre una sorta di penombra grazie alle miriadi di stelle che occupano questo meraviglioso cielo limpido: allora non si può fare altro che ascoltare dalla propria tenda i rumori della notte, per poi venire risvegliati verso le 5 di mattina dai chiassosi cinguettii (è assolutamente un complimento visto che sembrano urla!!!) delle più svariate specie di uccelli.
Domenica mattina abbiamo invece fatto il DAYDREAM MINE TOUR (http://www.daydreammine.com.au/), a Broken Hill, dove siamo andati in esplorazione dell’antica miniera di argento (da qui il soprannome di Silver City) accompagnati dal vecchio Kevin, prima in superficie e poi underground tutti bardati come veri minatori!! Ci mancava solo il canarino ed eravamo perfetti!! L’esperienza si è conclusa con un ottimo caffè e degli scones (una sorta di pane caldo con crema e marmellata) veramenti squisiti.



Tornando verso Silverton, e proseguendo per altri 5km, siamo stati al Mundi Mundi Lookout, punto panoramico che dà sull’omonima pianura e dove è possibile vedere la curvatura della terra.. Spettacolo!!

Mundi Mundi Lookout

Sulla strada del ritorno, non potevamo non fermarci a visitare questa cittadina fantasma, dove esiste solo un hotel, una galleria di un pittore, il museo del film Mad Max 2 e il Coin Carvery shop di Andy Jenkins (www.coincarvery.com).

Risaltiamo in macchina, e impostiamo come nuova destinazione sul nostro navigatore il Mutawintji National Park (http://www.visitbrokenhill.com.au/accom_result1/mutawintji-national-park-and-historic-site/).
135 km di strada sterrata ed eccoci! Solo noi 2… nessun altro sta volta! Montiamo la tenda (ormai siamo dei campioni!)


prepariamo il legno per il fuoco, la cena… lottiamo con qualche mosca e magpie per rimanere un po’ in pace, e con la pancia piena, Filippo ha acceso il falò.
Se cliccate sull'immagine, si ingrandirà e troverete le mosche!!
Ci siamo goduti il silenzio, il cielo e poi l’indomani mattina escursione a piedi di 2 ore in mezzo al parco. Nei sentieri, le capre sono state nostre compagne, comparendo e scappando via di corsa appena ci vedevano… Abbiamo letto all’entrata del parco che ogni anno catturano migliaia di capre (11.000 e più nel 2011). Infatti in questi parchi le capre, una volta importate dai primi pionieri europei, sono dei veri e propri flagelli per l’ecosistema del posto. I sentieri ci hanno portato fino a raggiungere la cima di un colle, da dove abbiamo potuto ammirare per l’ennesima volta una stupenda vallata.


Tornati al camp e riordinate le nostre cose, la nuova direzione è stata White Cliffs: cittadina immersa nel deserto, con …. Anime che la abitano. Questa volta niente tenda da piantare: ci siamo concessi l’esperienza dell’ UNDERGROUND MOTEL (Sito da visitare), particolarità, tutte le camere sono sotto terra.



Qui infatti, viste le temperature estremamente calde che vengono raggiunte, la gente ha iniziato a costruire le proprie case sotto terra per trovare un po’ di refrigerio (temperature attorno ai 23 gradi) senza aria condizionata.
Siamo stati gli unici clienti del motel e ci siamo viziati con un bel tuffo in piscina rinfrescante, vista la temperatura esterna di 33° all’ombra, e con una cena a tre portate, seguita dalla vista di un bellissimo tramonto sorseggiando una’ottima Carlton ghiacciata.




A White Cliffs, non c i siamo persi la visita alle miniere di opale, questa volta solo in superficie. Il paesaggio, visto dall’alto, sembra un paesaggio lunare: veri e propri buchi scavati nella terra, alcuni ancora in uso, altri no, da dove i minatori estraggono l’opale appunto, che al giorno d’oggi è utilizzata per fare bellissimi gioielli: Filippo mi ha regalato una collanina come ricordo!! Cari che bella!!!!!
Abbiamo anche pranzato all’unico General store (più generale di così non poteva essere visto che faceva da Post office, tabaccheria, benzinaio, minimarket, tavola calda e information centre) con un ottimo hamburger with a lot!! (vale a dire con tutto… carne, uova, bacon, insalata, pomodori e cipolla… una bomba di energie!!!)
Ieri abbiamo percorso la strada White Cliffs-Hay, passando per Wilcannia, Ivanohe, dove ci siamo fermati per un breve lunch break alla caffetteria locale, e……... Praticamente centinaia di km su strada sterrata su cui abbiamo incrociato 2 camion, e fino a destinazione circa una decina di auto.



Verso le 17 siamo arrivati al Sandy Point Reserve, dove dopo esserci accampati, ci siamo rinfrescati nel Murrumbidgee river, dove senza farci scoraggiare dal colore marrone dell’acqua e dal fondale melmoso, ci siamo tuffati per una breve nuotata.
Ed eccoci qua ora, dopo aver percorso il resto della strada, a Melbourne.. si torna alla vita metropolitana.. tutte le persone incontrate ci hanno detto che è veramente bella e particolare, e noi non ci aspettiamo di meno, curiosi di vederla con i nostri occhi!

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